Rischi delle azioni e delle obbligazioni

Valutare fin da subito la componente rischio dei propri investimenti è la cosa più saggia che un risparmiatore possa fare. Conoscere infatti i vari elementi di aleatorietà che si corrono quando si effettua un investimento è infatti il modo migliore per reagire a comportamenti inattesi dei nostri investimenti, soprattutto quando il nostro investimento sta registrando una perdita (specie se questa fosse solo temporanea).

Sebbene l’obiettivo di questa sezione non sia elencare tutti i possibili rischi che impattano sugli investimenti azionari e obbligazionari, si riportano sinteticamente le tre principali fonti di rischio, di cui i risparmiatori devono essere consapevoli:

RISCHIO DI MERCATO

Il rischio di mercato è la possibilità che l’investimento si discosti dalle nostre aspettative originarie (non solo in negativo, ma anche in positivo) per effetto di mutamenti nelle variabili di mercato, e in particolare delle oscillazioni dei tassi di interesse o di cambio e delle quotazioni dei titoli.

Statisticamente nel breve termine i mercati sono più difficili da prevedere; nel medio-lungo termine invece le discese dei mercati vengono più che compensate dalle salite delle quotazioni. Ecco perché nel lungo periodo i mercati tendono a registrare un andamento sempre crescente.

RISCHIO DI CREDITO

La solidità dell’emittente, che ha emesso il titolo, è un altro fattore di rischio da tenere in considerazione. Il rischio di credito, ossia la possibilità che l’emittente non sia in grado di adempiere ai propri obblighi di restituzione del capitale o di pagamento degli interessi, nei modi e nei tempi pattuiti, viene solitamente misurato attraverso giudizi emessi da società indipendenti (le agenzie di rating).

Acquistare un titolo significa infatti finanziare un’impresa con capitale di credito (nel caso delle obbligazioni) o con capitale di rischio (nel caso delle azioni); se l’impresa fallisce o ha gravi problemi finanziari, difficilmente riuscirà infatti a rimborsare il capitale che abbiamo investito e a pagare gli interessi o i dividendi che aveva promesso.

RISCHIO DI LIQUIDITÀ

La liquidità di uno strumento è la capacità dell’investimento di poter essere trasformato nuovamente in moneta in tempi stretti e a costi contenuti, evitando di “svenderlo” se dovessimo aver bisogno di rientrare in possesso del denaro investito.

Il rischio di liquidità dipende in particolare da due fattori: dal tempo (gli investimenti a breve termine sono solitamente più liquidi rispetto agli investimenti con durate più lunghe) e dalla facilità con la quale è possibile trovare degli acquirenti (la presenza infatti di pochi soggetti interessati all’acquisto dei nostri titoli, implica il fatto che potremmo essere costretti ad accettare un prezzo più basso rispetto al loro valore reale). Acquistare titoli che sono, ad esempio, quotati su mercati regolamentati permette quindi di abbassare in maniera significativa il rischio di liquidità dei nostri investimenti.

Ultimo aggiornamento: maggio 2024