Cosa bisogna sapere prima di chiedere un mutuo?
Cosa bisogna sapere prima di chiedere un mutuo?
Scopriamo oggi con Feduf (ABI) cosa è necessario sapere prima di chiedere un mutuo.
La dinamica dello stock di mutui bancari erogati per l’acquisto di abitazioni in Italia è positiva.
Sulla base degli ultimi dati ufficiali, relativi a febbraio 2017, l’ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie ha registrato una variazione positiva di +2,3% rispetto a febbraio 2016 (quando già si manifestavano segnali di miglioramento).
Tale recupero riflette, tra l’altro, la positiva dinamica del numero di compravendite di abitazioni che negli ultimi mesi del 2016 ha continuato ad aumentare facendo segnare a fine anno una variazione tendenziale pari a +16,4% rispetto alla fine dell’anno precedente. Non accadeva dal 2011 che gli immobili compravenduti nell’anno superassero il milione di unità: 1.141.012 numero di unità compravendute nel 2016, ben 177 mila in più del 2015 (+18,4%).
I fattori alla base di questa evoluzione positiva del mercato immobiliare italiano sono da ricondursi soprattutto al permanere di tassi di interessi sui mutui particolarmente bassi e alla discesa dei prezzi nominali intervenuta negli ultimi trimestri.
La prima condizione per ottenere un mutuo è dimostrare di essere in grado di restituire nel tempo la somma dovuta.
Una buona regola è che la rata non superi un terzo del reddito disponibile, perché ci si potrebbe trovare in difficoltà nell’affrontare spese impreviste e o riduzioni di reddito derivanti da cause imprevedibili quali ad esempio una malattia, un infortunio o la temporanea perdita del lavoro.
Prima di richiedere un mutuo è necessario essere consapevoli delle proprie necessità e informarsi in modo approfondito sulle diverse offerte disponibili sul mercato. E’ poi fondamentale tenere presenti tutti i costi collegati alla richiesta di mutuo, quali la perizia sul valore dell’immobile,spese d’istruttoria, imposte, tassi di interesse, costi associati alla polizza assicurativa per i danni all’immobile, costi associati all’eventuale polizza assicurativa sulla vita, gli interessi di mora se si paga la rata in ritardo, le spese per l’invio di comunicazioni.