Le tutele dei consumatori

Il credito ai consumatori prevede numerose tutele per gli individui. Tutto ciò permette di prendere una decisione in modo consapevole e di gestire le esigenze della famiglia anche successivamente alla stipula del contratto e all’erogazione del prestito.

Durante la ricerca del prestito, i consumatori hanno a disposizione tutte le informazioni utili a prendere una decisione corretta. Essi conoscono in modo chiaro tutte le caratteristiche del prestito, i costi, le modalità di utilizzo e di rimborso.

Si ricordi che una corretta decisione di indebitamento è importante per il finanziatore, perché previene situazioni di perdita e di insolvenza, per il debitore, perché previene situazioni di sovraindebitamento.

La banche e gli Intermediari finanziari forniscono i chiarimenti necessari e prestano l’assistenza necessaria a una corretta decisione di indebitamento. Tuttavia, per prestare assistenza occorre che il cliente la richieda e sia propenso a riceverla.

Un grande errore commesso dagli individui è costituito dalla convinzione di essere in grado di capire e decidere tutto da soli, senza però avere le conoscenze necessarie oppure di basarsi su consigli e su dicerie di persone che non hanno le competenze necessarie.

I finanziatori, prima di concedere un finanziamento, valutano il “merito creditizio” del richiedente. Questa attività serve a verificare la capacità di rimborso e a evitare situazioni di sovraindebitamento o di difficoltà finanziarie.

Nel caso un individuo abbia stipulato un contratto di prestito e successivamente si renda conto di non aver fatto una scelta corretta o adeguata alle proprie esigenze, egli può recedere dal contratto di credito entro quattordici giorni dalla conclusione del contratto.

Se il prestito è stato già ricevuto, il consumatore deve restituire l’intera somma e gli interessi maturati nei giorni che vanno dalla data del contratto al giorno della restituzione.

In tutti i prestiti ai consumatori, gli individui possono rimborsare anticipatamente, in qualsiasi momento, in tutto o in parte, l’importo ancora dovuto al finanziatore. In questi casi, ovviamente il consumatore non deve più pagare i costi e gli interessi dovuti per la vita residua del prestito.

In molti casi, gli individui non hanno direttamente rapporti con le banche e gli Intermediari finanziari. Essi interagiscono con Agenti o Mediatori creditizi.

Gli Agenti sono soggetti indipendenti che operano in nome e per conto di un’unica banca o di un unico Intermediario finanziario, a cui sono legati da rapporti molto stretti.

I mediatori creditizi, invece, sono soggetti indipendenti che propongono prodotti e prestiti di più banche e Intermediari finanziari.

Cosa accade in questi casi?

I consumatori ricevono tutte le medesime informazioni e le medesime tutele come nel caso in cui si relazionino direttamente alle banche e agli intermediari finanziari. In questi casi, è un compito della banca o dell’Intermediario finanziario che eroga il finanziamento far sì che tutte le informazioni siano disponibili al cliente così come tutti i chiarimenti necessari.

Nel caso di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, se il venditore non fornisce quanto promesso oppure fornisce un prodotto o un servizio di qualità scadente, il consumatore può richiedere la restituzione di quanto pagato al venditore. Nel caso in cui quest’ultimo non restituisca il denaro, il consumatore può risolvere il contratto di finanziamento e, se esistono le condizioni, richiedere anche la restituzione delle rate già pagate.

Infine, quando un cliente di una Banca o di un Intermediario finanziario ritiene che i servizi finanziari o i prodotti creditizi non abbiano una qualità soddisfacente oppure quando rileva errori o malfunzionamenti nei servizi ricevuti, può inoltrare al proprio creditore un reclamo.

Ogni Banca e Intermediario Finanziario deve predisporre un canale formalizzato (mail, sito, fax, ecc.) dove i clienti possono recapitare i propri reclami.

Nel caso la banca non risponda entro 60 giorni o risponda in modo insoddisfacente, i clienti possono inoltrare un ricorso all’Arbitro Bancario e Finanziario.

Ultimo aggiornamento: giugno 2024