Titoli di capitale: le azioni

Le azioni sono strumenti finanziari, grazie ai quali il risparmiatore partecipa al rischio di business dell’impresa emittente. Acquistare un’azione significa quindi diventare proprietari di una parte dell’azienda, in proporzione al numero di azioni possedute.

In qualità di proprietari, nel caso in cui l’impresa realizzi un utile, avremo diritto a percepire un dividendo per ogni azione posseduta, nel caso in cui la società decida di distribuire (tutto o in parte) il profitto conseguito.

Quando compriamo un’azione, tuttavia, non solo auspichiamo che la società paghi dei dividendi periodici, ma che le sue azioni siano anche appetibili sul mercato. Questo significa che, se vogliamo rivendere quelle azioni, troveremo molti investitori disposti ad acquistarle e quindi vi sarà una maggiore probabilità di riuscire a spuntare un prezzo di vendita più elevato, rispetto al costo originario che abbiamo pagato noi per comprare tali titoli. Nel caso in cui riuscissimo a vendere le azioni ad un prezzo maggiore rispetto al prezzo di acquisto, avremo quello che si dice un “capital gain” (o guadagno in conto capitale).

Se invece l’azienda nella quale abbiamo investito non è appetibile e paga pochi dividendi, è probabile che il prezzo delle sue azioni tenderà a scendere, anche al di sotto del prezzo che abbiamo pagato in origine per comprare tali titoli. In questo caso, se ci trovassimo costretti a vendere le azioni ad un prezzo minore rispetto al prezzo di acquisto, andremmo incontro a quello che chiamiamo “capital loss” (o perdita in conto capitale). Nel caso estremo in cui l’azienda della quale possediamo le azioni dovesse fallire, il valore di tali strumenti potrebbe addirittura scendere a zero e noi potremmo perdere tutto il capitale investito.

Ne deriva che le azioni sono investimenti rischiosi; tuttavia a fronte di tale incertezza gli investitori si aspettano di ottenere rendimenti attesi più elevati rispetto ad altri strumenti meno volatili.

Ultimo aggiornamento: maggio 2024