Interessi del mutuo

Gli interessi dal cliente rappresentano la remunerazione per l’intermediario finanziario a fronte del capitale prestato. Essi costituiscono il costo principale di un mutuo.

Il debitore deve, quindi, restituire l’importo del finanziamento erogato e gli interessi, stabiliti nel contratto stipulato con l’intermediario finanziario.

Ogni mese, il debitore pagherà una rata che è costituita degli interessi sul capitale (relativi al mese di riferimento) e da una quota del capitale ricevuto. Il capitale ancora da restituire si riduce progressivamente a ogni rata pagata.

In generale, il tasso applicato dipende soprattutto dalla durata del prestito, dal rischio del cliente, dal rischio dell’operazione e dal costo del denaro sul mercato (tassi di mercato fissati dalla Banca Centrale Europea oppure l’Euribor).

I mutui possono essere classificati in base alla tipologia di tasso di interesse applicato, in:

  • Mutui a tasso fisso
  • Mutui a tasso variabile
  • Altri tipi di mutui

Mutuo a tasso fisso

Nel mutuo a tasso fisso, il tasso di interesse resta quello fissato dal contratto per tutta la durata del mutuo.

La rata, quindi, rimane invariata per tutta la durata del mutuo.

In questo modo si eliminano i rischi di aumenti della rata dovuti ad aumenti del costo del denaro. Lo svantaggio è che, allo stesso modo, non si beneficia di eventuali riduzioni del costo del denaro.

Il tasso fisso è consigliabile per chi vuole essere certo degli importi delle singole rate e dell’ammontare complessivo del debito da restituire sin dal momento della firma del contratto.

Mutuo a tasso variabile

Nel mutuo a tasso variabile, il tasso di interesse utilizzato varia al variare dei tassi di mercato. Il debitore beneficia delle riduzioni ma vede le rate aumentare nel caso in cui i tassi di mercato aumentino.

Il rischio principale è l’aumento imprevedibile dell’importo delle rate.

Altri tipi di mutuo

Esistono altre tipologie di mutui che applicano tassi di interessi combinati. Per esempio:

  • il mutuo a tasso misto dove il tasso d’interesse è metà fisso e per metà variabile (può essere utile quando si vogliono limitare ma non eliminare i vantaggi o gli svantaggi della variazione del tasso d’interesse)
  • il mutuo ad opzione (che prevede ogni due/tre anni la possibilità di cambiare il tasso da fisso in variabile e viceversa)
  • il mutuo a soglia ovvero un mutuo a tasso variabile che limita il rischio della aumento del tasso fissando un tasso massimo non superabile (Cap) e/o limita i vantaggi della riduzione dei tassi fissando un tasso minimo (floor) non superabile.

Ultimo aggiornamento: giugno 2024