Buy Now Pay Later: problemi e sviluppi normativi

Il Buy Now Pay Later (BNPL), come noto, è un servizio ormai diffusissimo in Italia che consente al consumatore di abilitare, sugli acquisti effettuati dal medesimo, la modalità di pagamento a rate e senza interessi e senza commissioni.

Tuttavia, in caso di ritardo nel rientro del prestito, scattano penali e commissioni piuttosto alte, applicate se il pagamento avviene oltre la data stabilita anche di un solo giorno. E per i clienti morosi, è prevista l’attivazione del recupero crediti.

Insomma, questo strumento di pagamento con il passare del tempo evidenzia sempre maggiormente quali sono i nodi al pettine.

L’incertezza riguardo al quadro normativo di riferimento: problematiche

La crescente rilevanza di questo settore sta catalizzando l’interesse del legislatore in diversi Paesi e vi saranno rilevanti cambiamenti nel prossimo futuro. In Irlanda, per esempio, le società dedite al “credito indiretto” ai clienti necessitano di autorizzazione da parte della Banca Centrale.

In Italia, invece, al momento manca una normativa dedicata.

L’UE sta rivedendo le regole, per estendere la normativa sul credito al consumo anche al BNPL. Nel 2024 dovrebbe arrivare la revisione della direttiva sul credito al consumo, ora in fase di trattativa sui tavoli europei, che porterà delle regole chiare anche sul buy now pay later; il framework normativo sul credito al consumo, secondo la bozza della direttiva, si applicherà anche a prestiti fino ai 200 euro, a prestiti erogati su piattaforme di crowd-lending ed ai prodotti di BNPL, fino ad ora esclusi dal perimetro della direttiva ma a cui prestare enorme attenzione anche in considerazione della enorme diffusione e della facilità di utilizzo.

La disciplina e le tutele per il cliente attualmente dipendono dal tipo di operatore che sta offrendo la rateizzazione e dalle caratteristiche dell’operazione.

Quando a offrire il BNPL è una banca o un intermediario finanziario, soggetti vigilati dalla Banca d’Italia, il cliente è tutelato dalle regole sulla trasparenza bancaria. Questo significa che il cliente ha il diritto, ad esempio, di ricevere dall’intermediario informazioni corrette, chiare ed esaurienti che lo aiutino a comprendere le caratteristiche, i rischi e i costi della rateizzazione e ne consentano la facile confrontabilità con altre offerte, le condizioni economiche offerte, tra cui commissioni o interessi da pagare in caso di ritardo, l’eventuale esistenza del diritto di recesso e i mezzi di tutela stragiudiziale di cui ci si può avvalere.

Inoltre, in caso di problemi il cliente ha il diritto di presentare un reclamo all’intermediario e di ricevere una risposta; se non è soddisfatto della risposta, può presentare un esposto alla Banca d’Italia e ricorrere all’Arbitro Bancario Finanziario. Il cliente, in tali ipotesi, può contare, oltre che sulle tutele della trasparenza bancaria, anche sulle tutele previste per il credito al consumo quando la rateizzazione riguarda un importo pari o superiore ai 200 euro e prevede il pagamento di commissioni da parte del consumatore.

Quando il BNPL è offerto da un soggetto diverso da una banca o un intermediario finanziario, non è possibile applicare le regole sulla trasparenza bancaria e sul credito al consumo e in caso di problemi, è necessario perciò rivolgersi alla giustizia ordinaria.

Altro profilo da valutare è quello attinente alla valutazione del merito creditizio: un esame di alcuni strumenti di BNPL appare non essere adeguatamente attenta a tali profili e anche tale aspetto deve essere adeguatamente valutato e regolamentato.

L’eccessiva onerosità dei costi in caso di ritardo nel pagamento delle rate e la carenza delle informazioni fornite

Al di là di quelle che saranno le modifiche normative introdotte nel nostro ordinamento, un esame degli strumenti di pagamento BNPL consente oggi di poter rilevare come le commissioni in caso di ritardo, anche di pochissimi giorni, siano altissime. Questo costituisce già di per sé un problema, ma se a ciò si aggiunge spesso la assenza di trasparenza delle condizioni contrattuali applicate in fase di scelta del metodo di pagamento.

Il rischio di un eccessivo indebitamento da parte dei consumatori

Un punto di attenzione è il rischio di eccessivo indebitamento da parte del consumatore che spesso ha poca consapevolezza delle conseguenze dello strumento.

Tale scarsa consapevolezza può portare anche alla conseguenza che le persone spendano più di quanto nelle loro e reali possibilità, con conseguenze gravose per la propria situazione finanziaria.

Una disciplina chiara e esaustiva sarebbe quindi indispensabile.

a cura di

Ultimo aggiornamento: luglio 2023