Come aprire il primo conto corrente

L’apertura di un conto corrente presso banche e/o Poste Italiane S.p.A. può essere richiesta da privati (famiglie, imprese) e pubblica amministrazione.

Per aprire un conto corrente è necessario che il cliente presenti alla banca scelta il proprio documento di identità e il codice fiscale.

Anche i minorenni possono aprire un conto corrente bancario: in questo caso sarà necessario il documento del minore insieme a quello dei genitori o di chi ne esercita la tutela legale.

Il cliente che intende aprire un conto corrente con una banca on-line, dove per on-line si intende una banca che non ha filiali fisiche ma solo virtuali, dovrà inviare in forma cartacea una copia dei suoi documenti (documento di identità e codice fiscale) e il contratto debitamente compilato e firmato presso l’indirizzo indicato dalla banca on-line o in alternativa, attivando un servizio di firma digitale, che permette la sottoscrizione a distanza del contratto.

CONTO CORRENTE

Con unico titolare

Con più titolari
“Cointestato”

Con firma “congiunta”:
le operazioni (emissione di assegni, bonifici, ecc.) possono essere effettuate solo con la firma di tutti gli intestatari

Con firma “disgiunta”:
ognuno dei titolari può fare tutte le operazioni che vuole senza chiedere l’approvazione degli altri cointestatari. Uno dei titolari potrebbe anche chiudere il conto senza l’approvazione degli altri (di norma la banca che riceve una simile richiesta ne mette a conoscenza gli altri cointestatari).
È comunque possibile stabilire dei limiti per ogni cointestatario sulle operazioni da effettuare sul conto o sugli importi delle varie transazioni.

Nel caso di conto cointestato, indipendentemente dal tipo di firma (“congiunta” o “disgiunta”), tutti i cointestatari sono responsabili per gli eventuali scoperti di conto corrente (responsabilità solidale) e, in caso di mancato rientro, la banca può decidere di agire sui beni personali di ognuno di essi.

Il titolare di un conto corrente ha anche la possibilità di delegare, cioè incaricare una persona di sua fiducia (procuratore o delegato), a effettuare al suo posto alcune o tutte le operazioni. Tuttavia il delegato non ha la possibilità di chiudere il conto corrente.

Le principali differenze fra la delega e il conto cointestato sono:

Nella delega, la proprietà delle somme sul conto corrente è sempre dell’intestatario del conto e mai del delegato, mentre nel conto cointestato la proprietà è di tutti i cointestatari e si presume che essa sia suddivisa in parti uguali;

Nella delega, la responsabilità per eventuali scoperti di conto è esclusivamente dell’intestatario del conto mentre nel conto cointestato la responsabilità è di tutti gli intestatari;

Nella delega, eventuali problemi finanziari del delegato non ricadono sull’intestatario del conto mentre nel conto cointestato eventuali problemi finanziari come ad esempio scoperti di conto corrente ricadono su tutti i cointestatari.

Dopo aver firmato il contratto relativo all’apertura del conto corrente la Banca e/o Poste Italiane S.p.A. fornisce al cliente un codice composto da 27 caratteri chiamato IBAN (anche definito coordinate bancarie). Il codice IBAN è una sorta di indirizzo che identifica in modo univoco il conto corrente anche a livello internazionale.

Ultimo aggiornamento: maggio 2024